Morin, Sebaste, le Indicazioni per la Scuola

Leggo solo oggi l’articolo pubblicato da Sebaste lo scorso 4 aprile e poi rimbalzato su più siti internet; è possibile scaricarlo dal blog dello stesso autore. Il tema è quello della riforma della scuola, l’occasione il convegno voluto dal Ministro Fioroni per le “Indicazioni Nazionali”, convegno cui è stato presente lo stesso Morin in qualità di consulente del ministro. Voglio qui riportare solamente queste poche righe:

Può unire ciò che è separato quella nuova scienza delle relazioni che è l’ecologia, che mette appunto in relazione le altre discipline, umane e scientifiche, e che fa risorgere il concetto di natura nel suo senso più ampio.

Credo che la profondità di questo pensiero vada studiata con calma, l’ecologia è una disciplina “trasversale” per eccellenza e tutto può essere ricondotto nel suo alveo. Si gettano le basi per la comprensione dei sistemi e dei “sistemi di sistemi”, si affronta la complessità, l’interdipendenza, la non-linearità, il non-determinismo. Evidentemente ce n’è più che abbastanza per cercare di formare le intelligenze che dovranno occuparsi della gestione del prossimo futuro . . .

Mi piace però potere esprimere un pensiero che mi si va facendo sempre più chiaro col passare degli anni, un pensiero su cosa sia importante sapere e su come potere impostare una “scuola”, un insegnamento. Più ci penso, più me ne convinco: in parallelo alla ecologia citata da Morin, potrebbe a mio parere occupare un posto di tutto rilievo l’insegnamento della Storia dell’Arte e della Storia della Tecnologia. Sarebbe un pò come dire: la storia dei pensieri rivolti a come si vorrebbe che il mondo fosse, e la storia dei saperi su come si fanno le cose. In tutti i casi si tratta di studiare come la gente ha vissuto e che cosa è stata capace di fare, qualcosa cioè di molto più vicino alla vita dei singoli individui rispetto alla sequenza di guerre, patti e complotti che caratterizzano i libri di scuola, e quindi maggiormente capace di innescare riflessioni e processi di sviluppo del pensiero degli alunni.

Autore: Carlo Columba

Nato (1956), cresciuto e vissuto a Palermo ma certamente non "palermitano doc", piuttosto mi sento pronto per un trasferimento in svizzera… Insegno elettronica negli istituti tecnici industriali ma provengo da esperienze di progettazione e produzione nel campo della multimedialità sequenziale e interattiva. Amante della natura e del silenzio da sempre coltivo la fotografia come personale e indispensabile autoterapia.

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