Crudeltà papale

Mi ritengo assolutamente non -cattolico. Non che sia contrario, sul piano sociale, a tanti degli insegnamenti del cristianesimo; da laico però! E comunque mai potrei credere a qualcuno o a qualcosa che mi dice che la verità sta scritta “nel libro”! Brrr . . .

Credo però che il papa debba fare il papa! Così quando il woitilaccio (per dirla alla Benigni) se ne andava in giro per il mondo portando la nota novella del “ogni colpo un figlio”, non potevo certo meravigliarmi, in fondo stava onestamente facendo il suo “mestiere”! Pur condannando la proposta, non potevo che riconoscere una certa interna congruenza del pensiero papale.

Con le ultime uscite di Ratzinger ritengo però si sia raggiunto e valicato ogni limite del buon senso (oltre che della stupidità): la vita di un uomo è sacra e intoccabile anche quando quest’ultimo è da anni in stato “vegetativo”. Quel corpo va nutrito e curato e in nessun caso si può disporre del termine di quella esistenza.

Sul piano della singola persona mi pare una stupida crudeltà: la vita è sacra sino a quando riusciamo a viverla, sviluppando il nostro pensiero e “nutrendo la nostra anima”. Quando ciò non può più avvenire, allora non vedo che differenza possa esserci tra la mia vita e quella di una zanzara tigre che non esitiamo a sterminare! A meno che non si diventi buddisti integralisti, accettando, pur di non uccidere alcun essere vivente, che le zecche ci si annidino sui genitali e che i topi ci irrorino con la loro pipì (leggi la autobiografia dell’attuale Dalai Lama quando, bambino, viveva ancora a Lhasa ).

Chi è pronto si faccia avanti . . .

Autore: Carlo Columba

Nato (1956), cresciuto e vissuto a Palermo ma certamente non "palermitano doc", piuttosto mi sento pronto per un trasferimento in svizzera… Insegno elettronica negli istituti tecnici industriali ma provengo da esperienze di progettazione e produzione nel campo della multimedialità sequenziale e interattiva. Amante della natura e del silenzio da sempre coltivo la fotografia come personale e indispensabile autoterapia.

Un commento su “Crudeltà papale”

  1. il woitilaccio, quando e’ toccata a lui, ha mandato a quel paese tubi, macchine e dottori e ha detto: “siete come zecche annidate sui genitali, toglietevi dai zebedei e lasciatemi almeno morire con dignita’” (piu’ o meno e’ andata cosi’, con qualche licenza tratta dall’autobiografia del Dalai Lama che non ho letto ma su cui ti prendo in parola).

I commenti sono chiusi