Creative Commons? No! Accaparramento dei diritti!

Da qualche tempo si moltiplicano iniziative tendenti a spostare utenti da Flickr o da Youtube verso altri siti che si dichiarano seguaci dello “user generated content” . L’ultima proposta di questo genere mi è arrivata proprio oggi da parte di Citizen Report, una iniziativa di Rai Educational, per tramite della posta “interna” di Flickr. Qualcuno quindi si iscrive su Flickr giusto per procurarsi nomi e indirizzi presso i quali promuovere l’iniziativa: a tutti gli effetti potremmo classificare questo atteggiamento “spam“. Infatti l’utente “Citizen Report” su Flickr non ha caricato nemmeno una foto! Nè si è preoccupato di cambiare il generico avatar grigiolino . . . Nessuna condivisione, quindi, ma solo scelta di indirizzi presso i quali spammare.

Andando al contenuto della proposta troviamo l’invito di iscriversi alla nuova “community” (comincio a non sopportarla più questa parola . .) per postare fotografie e soprattutto video tipo reportage su tutta una serie di temi di attualità. Questa la mia replica:

Non mi convince . . . Gli spazi e gli ambienti per pubblicare quanto prodotto ci sono già! Perchè pubblicare su Citizen Report piuttosto che su Youtube o su Flickr? L’iniziativa è interessante, ma rischia di diventare (arenandosi) come inutile e sottodimensionato duplicato. Sarebbe preferibile costituire una redazione che selezioni contenuti già pubblicati e li inserisca in un programma televisivo e in un discorso più complessivo.

Carlo Columba

Volendo indagare sui motivi che stanno dietro questa iniziativa vado a leggere la fatidica pagina “Termini e condizioni d’uso” nella quale campeggia subito questo illuminante periodo:

1. Licenza

1.1 Lei concede gratuitamente in licenza d’uso alla Società  per l’intero filmato audiovisivo e/o fotografia e/o immagine (di seguito il ‘Contenuto’ o, congiuntamente, i ‘Contenuti’) e per ogni sua singola parte o sequenza, in perpetuo ( o diversamente indicare la durata della concessione) con la più ampia facoltà di sublicenza sia la proprietà dei relativi materiali che tutti i diritti di utilizzazione e sfruttamento ed ai terzi autorizzati dalla Società, con ogni piu’ esteso diritto di elaborazione e riproduzione nel senso piu’ ampio e i relativi proventi senza limiti di tempo, di spazio, di passaggi ne’ di altro genere  – in qualsiasi lingua, sia in versione sincronizzata che sottotitolata, in qualsiasi sede, forma e modo, originario o derivato (artt. 12-19 l. 633/1941, ivi compreso il noleggio ed il prestito con qualsiasi mezzo tecnico e/o tecnologia di trasmissione oggi esistenti o di futura invenzione (esemplificativamente: via etere, cavo/fibra/doppino telefonico, satellite di ogni genere e tipo, narrowband, broadband, wireless, con segnale sia analogico che digitale, etc.) con qualsiasi formato, su qualsiasi supporto e attraverso qualsiasi canale distributivo su qualsiasi piattaforma e con qualunque terminale/modalità di accesso, tecnicamente concepibili oggi e/o in futuro.

Tutto chiaro adesso? Il tentativo è quello di sfruttare la voglia degli utenti di diffondere il proprio materiale per potersene accaparrare i diritti! Con buona pace del “Copy left” e del “Creative Commons”!!

Autore: Carlo Columba

Nato (1956), cresciuto e vissuto a Palermo ma certamente non "palermitano doc", piuttosto mi sento pronto per un trasferimento in svizzera… Insegno elettronica negli istituti tecnici industriali ma provengo da esperienze di progettazione e produzione nel campo della multimedialità sequenziale e interattiva. Amante della natura e del silenzio da sempre coltivo la fotografia come personale e indispensabile autoterapia.

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