Allora non era vera apocalisse!

E così, portandosi avanti con il lavoro sino al 2026, Baricco ci suggerisce che l’attegiamento storicamente consolidato del cercare ( e del collocare) “il senso” nella profondità corrisponde più o meno all’atteggiamento canino del nascondere l’osso sotto terra! Non si esprime così, Baricco, l’accostamento è mio (mi piacciono le iperboli), ma il senso del discorso credo di non averlo tradito.
L’articolo in questione è il seguente: http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/08/26/news/barbari_2026-6516602/ e sono sicuro che ne seguirà un interessante dibattito!

Ernesto Bazan al Lumix Festival

La straordinaria esperienza fotografica – e di vita – di Ernesto Bazan è racchiusa nel libro fotografico “BazanCuba“, un libro nel quale sono letteralmente “caduto dentro” non appena cominciato a sfogliare. Il migliore esempio che io direttamente conosca di come possa essere bello e importante occuparsi di fotografia. Ne ho già parlato in questo post. Per chi non avesse avuto modo di conoscerlo raccomando molto caldamente la visione del video di presentazione che Ernesto a tenuto ad Hanover in occasione del Lumix Festival for Young Photographers. L’intreccio fra vita e arte, il rapporto con l’isola e la sua gente, la passione e l’umanità sono solo alcuni degli aspetti della presentazione. Eccola:

Da leggere

Per contrastare gli abbattimenti connessi al mio attuale compito di commissario all’esame di stato vado leggendo varie cose, tutte interessanti, ma una in particolare mi colpisce (e fa tardare l’ora del sonno): I Miserabili, di Victor Hugo. Il mio personale gusto per lo più non indugia sui “classici”, preferisco la letteratura contemporanea, possibilmente asciutta e senza fronzoli. Eppure I Miserabili mi sta piacendo veramente molto, trasuda grandezza, dignità, senso della storia.
Essendo tra le opere i cui diritti sono ormai scaduti, il libro è scaricabile gratuitamente da Liber Liber . Riporto qui di seguito un brano sul quale so già che vorrò tornare più volte:

Leggi tutto “Da leggere”

Sei lezioni sul futuro del libro

copertina del libro "La Quarta rivoluzione: il futuro del libro"

Non si direbbe che un tema come quello del libro, sì, il libro inteso come oggetto e strumento, possa essere così ricco di considerazioni, così interessante. Personalmente ho avuto la possibilità di leggerlo ancora prima della sua uscita, come studente del corso ebooklearn per la realizzazione di “ebook” e posso assicurare i curiosi e i potenziali lettori che Gino Roncaglia è riuscito brillantemente in una operazione niente affatto facile: scrivere una sorta di manuale, che è anche un saggio, che si legge e appassiona come un romanzo!

Disponibile il download di alcune pagine-saggio in formato pdf.

Hanno tutti ragione

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Rischia di far male questo libro di Paolo Sorrentino. Non perchè sia sia sgradevole, brutto, inconcludente, no tuttaltro! Rischia di far male al tentativo di conservare una visione della vita non del tutto priva di romanticismo, alla speranza di poter, se non sconfiggere, almeno fare a meno delle ipocrisie, alla speranza di un cambiamento degli assetti politici e sociali. Ma anche, anzi ancora di più, fa male perchè ci svela quanto effimeri e sdolcinati possano essere i racconti che ci facciamo a noi stessi, i racconti con i quali pateticamente tentiamo di valorizzare  e ordinare  le nostre irrimediabilmente inutili e inconcludenti esistenze.

Il libro mi è decisamente piaciuto e l’ho classificato su Anobii con un secco “5 stelle”, però, ecco, forse non lo consiglierei ad un adolescente!

Baricco, Omero, Iliade

Omero, IliadeLa lettura più significativa della mia estate è stata “Omero, Iliade” di Alessandro Baricco, una riduzione dell’originale concepita per una lettura in pubblico ma che regge perfettamente anche ad una versione in stampa. I criteri sono stati: mai operare una sintesi, semmai solamente dei tagli per snellire alcuni periodi troppo lunghi e complessi: in tal modo il linguaggio  non è alterato rispetto alla traduzione di Maria Grazia Ciani. I capitoli riguardanti le apparizioni degli dei sono stati totalmente eliminati, col risultato di evidenziare una straordinaria natura “laica” del racconto e di scoprire che non sono essenziali alla comprensione della successione degli avvenimenti. Una ulteriore modifica è consistita nella trasformazione del testo in “soggettiva”: eliminata cioè la narrazione in terza persona, ogni canto è “raccontato” da uno dei protagonisti, di volta in volta, Ettore, Achille, Agamennone, Priamo… in tal modo si è favorito il processo di immedesimazione.
Il risultato a mio parere è eccellente: la lettura è gradevole e interessante e certamente consigliabile e godibile anche ai non “addetti ai lavori”. Paura, orgoglio, ira, luccicare delle armi, clangore degli scontri ci investono in tutta la loro vivezza, con tutta la forza degli avvenimenti che trasformano l’uomo in eroe.

Una curiosità: avevo “tifato” per i greci, ai tempi della scuola; adesso tutto il mio favore andava ai troiani!

Con un piede impigliato nella storia

Avevo ascoltato una intervista con l’autrice su Radio Tre, in primavera, ed ero rimasto molto favorevolmente impressionato: il tono della voce, il tema genitori-figli, ma questa volta intersecato con la Storia, per di piú una storia ancora eccessivamente condizionata dal giornalismo. Ho quindi cercato il libro, meravigliandomi della difficoltà nel reperirlo; forse ingenuamente ritenevo dovesse essere un best-seller. Invece ho dovuto ordinarlo.
Ne è valsa la pena, il libro certamente fa riflettere, ma allo stesso tempo è intimo, Anna Negri si rivela, e nel farlo ci trasporta in una dimensione interiore e insieme politica, culturale e, perchè no, antropologica. Siamo tutti uomini e donne diversi da quelli di quei tempi, quelli che eravamo nati e quelli nati piú recentemente. Per l’autrice un percorso di liberazione, per me (per noi) una lezione.

Manuale dell’e-learning per i docenti della scuola

Ho  trovato su Twine la notizia che il progetto Taccle – Teachers’ Aids on Creating Content for Learning Environments, ha pubblicato un libro liberamente scaricabile dal titolo “The E-learning Handbook for Classroom Teachers“. Mi sembra un ottimo lavoro, un libro di questo tipo mancava, la sua diffusione potrebbe certamente favorire l’utilizzo a scuola dei diversi strumenti che il web e il pc ci mettono a disposizione per la comunicazione e interazione didattica e formativa.

Traduco e riporto dall’introduzione

Il libro è scritto per gli insegnanti di scuola che vogliono saperne di più sull’e-learning e che vorrebbero sperimentare la produzione di materiali per fare e-learning nelle proprie classi. E’ concepito principalmente per gli insegnanti delle scuole superiori ma certamente potrà essere utile anche ai docenti delle scuole di diverso ordine e grado.

Leggi tutto “Manuale dell’e-learning per i docenti della scuola”

Educazione Siberiana

Copertina di Educazione SiberianaMi è dispiaciuto, stanotte, terminare la lettura del libro di Nicolai Lilin: “Educazione Siberiana”, avrei ancora letto volentieri molte pagine. Può un criminale essere definito una “brava persona”? Leggendo il libro sembrerebbe proprio di sì. Anche coloro che non sono disponibili ad arrivare a conclusioni di questo tipo potranno comunque trovare interessante la scoperta di una comunità, quella dei criminali siberiani, dotata di regole di altissimo spessore morale.

BazanCuba

copertina bazancuba: un bambino si sporge dal finestrino di una naveLo inseguivo ormai da diverso tempo: non é acquistabile tramite gli usuali canali commerciali, ma solo direttamente dal suo autore, Ernesto Bazan. Mi era davvero dispiaciuto moltissimo aver perduto l’occasione di incontrare Ernesto – e di acquistare il libro – qui a Palermo, in occasione della presentazione al “Nuovo Montevergini” ma, fortunatamente,  per mail, mi diceva di potere rivolgermi al fratello, in grado di distribuirne qui a Palermo un certo numero. Ieri sera sono entrato in possesso della mia copia e subito mi sono immerso nella lettura.

Che le immagini fossero belle e interessanti lo avevo già capito dalle piccole anteprime visitabili sul sito. Ma l’emozione, questa no, non me la potevo aspettare! A livello personale non sono mai stato particolarmente conquistato dalle mitologie cubane, né quelle di stampo letterario né quelle castriste o “che-iste”. Né, tantomeno, il libro e il lavoro di Ernesto Bazan se ne curano più di tanto.

Sono stato almeno tre ore di fila a sfogliare il libro, guardando le foto, leggendo i brevi ma intensi testi; ogni tanto tornando indietro per guardare di nuovo. A dispetto del forte impatto visivo ed emozionale il libro e le immagini non lasciano “esaurirsi” presto. Non ci vengono mostrate grandi meraviglie, né grandi tragedie. Ci vuole tempo, bisogna lasciarsi andare e diventare disponibili, Ernesto Bazan pretende, ci costringe, a partecipare a qualcosa di intimo, di vissuto.

Vissuto, appunto, forse questa è la parola chiave più adeguata a caratterizzare questo lavoro.